Roland Ratzenberger
Salisburgo, 4 luglio 1960 – Bologna, 30 aprile 1994
Sabato 30 aprile 1994, durante le prove libere, Ratzemberger perse la vita a seguito dell'impatto della sua vettura contr un muretto di cemento.
Mentre percorreva il rettilineo tra la curva Tamburello e la curva Villeneuve, la parte superiore destra dell'alettone anteriore della sua vettura si staccò, facendo perdere deportanza alla Simtek poco prima dell'ingresso della curva Villeneuve, l'auto così danneggiata non fu in grado di affrontare la curva ad alta velocità.
La vettura uscì quindi di pista e si schiantò a oltre 300 km/h contro il muro esterno della curva intitolata a Gilles Villeneuve.
Nel fortissimo impatto la cella di sopravvivenza dell'abitacolo rimase piuttosto integra, tuttavia la decelerazione fu tale da far perdere immediatamente conoscenza al pilota, provocandogli una frattura della base cranica.
La gravità della situazione fu subito chiara, non appena il relitto della vettura si fermò in mezzo alla curva Tosa (successiva alla Villeneuve), si vide chiaramente la testa del pilota oscillare ed appoggiarsi ai bordi dell'abitacolo.
Venne immediatamente esposta la bandiera rossa. I medici intervennero immediatamente sul pilota, dapprima nell'abitacolo della vettura, poi distendendolo sul terreno. Roland era privo di sensi e perdeva sangue dalla bocca e dal naso, gli venne praticato il massaggio cardiaco e fu trasferito in elicottero all'Ospedale Maggiore di Bologna, dove spirò poco dopo l'arrivo al pronto soccorso, per le conseguenze della frattura della base cranica.
Il giorno successivo, domenica 1 Maggio 1994 sullo stesso circuito, perse la vita anche Ayrton Senna
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