Alfonso Antonio Vicente Eduardo Ángel Blas Francisco de Borja Cabeza de Vaca y Leighton, marchese di Portago
Il 12 maggio 1957, a causa di un terribile incidente, perse la vita Alfonso de Portago, in quella tragica vicenda, poi ribattezzata la "Tragedia di Guidizzolo", oltre al pilota spagnolo persero la vita il copilota Edmund Nelson e 9 spettatori tra cui 5 bambini.
Quella fu anche l'ultima Mille Miglia, manifestazione che "morirà" anch'essa in quella stessa edizione proprio a causa di quel terribile incidente.
Durante lo svolgimento della Mille Miglia del 1957, sulla Goitese all'altezza della località di Guidizzolo (MN) nel pomeriggio del 12 maggio 1957 la Ferrari 335 S n. 531 condotta dal pilota spagnolo Alfonso de Portago e dal copilota statunitense Edmund Gurner Nelson, percorreva il lungo rettilineo tra Cerlongo e Guidizzolo, sulla Mantova-Brescia.
Si trattava dell'ultima porzione di gara che portava al traguardo di Brescia, nonostante il fondo sterrato le vetture in gara raggiungevano in quel punto velocità considerevoli, toccando i 250 km/h.
In vista dell'abitato di Guidizzolo, l'improvviso scoppio di uno pneumatico fece perdere il controllo a de Portago, sbandando la Ferrari del pilota finì nel fossato alla destra della carreggiata per poi fuoriuscire scavalcando in volo la sede stradale e schiantandosi sul ciglio sinistro ove erano assiepati molti spettatori.
L'incidente provocò la morte degli occupanti della Ferrari e di nove spettatori, tra cui cinque bambini, oltre a numerosi feriti. Sul luogo della strage venne successivamente eretto un monumento commemorativo sulla SS236, tutt'ora presente e visibile nella foto qui sotto.
In seguito a quella tragedia le corse motoristiche di velocità furono pesantemente limitate sull'intero territorio nazionale e la Mille Miglia non venne più corsa. La XII Milano-Taranto, che si sarebbe dovuta svolgere 10 giorni dopo, fu annullata.
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